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   La mia teoria sulla formazione dell'universo

 

Universo, questo sconosciuto

 

Riflessioni

di

Gianfranco Meregalli


Quando si passa molto tempo a scrutare il cielo, quando si vedono queste meraviglie incredibili che sono le stelle, le galassie, le nebulose i pianeti ecc, quando ci si rende conto della immensità di queste cose, incominciamo a sentirci sempre più piccoli, insignificanti in questa immensità,  sorgono naturalmente delle domande..

Universo, ma che cosa è l’Universo? Quanto è grande? Da dove viene? E’ davvero infinito? Come può esserci una cosa tanto grande e infinita? Cosa lo regge? DI CHE COSA FA PARTE? Su cosa si regge? Ecco, queste sono alcune domande che si rivolgono le persone quando si fermano a riflettere sulle origini della vita, del nostro mondo, che cercano una spiegazione dei “perché” e dei “come”, ma non trovano sempre le risposte tra le tante date dalla scienza moderna seppur accettabili, a volte sono molto divergenti, e non vale nemmeno la vecchia teoria che dice "la verità stà nel mezzo", una risposta definitiva non esiste semplicemente!

Tra le tante ipotesi sulla natura e la nascita dell’Universo, spiccano quelle più accreditate di Darwin, Einstein, Newton e di molti altri scienziati antichi e moderni che hanno provato a dare la loro risposta a questo grande e vecchio tema, a cui si contrappone la teoria ecclesiastica della creazione dell’universo per mano di Dio, ma nonostante tutte le prove raccolte dagli scienziati di tutto il mondo, sempre più analitiche, ottenute con strumenti sempre più tecnologicamente raffinati, impensabili solo qualche decennio addietro, a dimostrazione della “non creazione”, ma nascita dovuta a un qualche cosa non ancora ben definito, non è ancora possibile stabilire in modo appena minimamente convincente e provato l’origine dell’universo, alle tante teorie, aggiungo le mie modestissime conclusioni.

  

L'universo creato

teoria della creazione

 

Quasi tutte le dottrine del mondo  concordano sul fatto che ci sia stato un “Creatore” di tutto, dalla terra alle stelle e di tutto quanto possiamo vedere e non, aggiungendo una buona parte di spiritualità a tutto il loro pensiero, tutte in modo diverso concordano su alcuni fatti avvenuti nella storia più o meno recente della Terra, come per esempio il diluvio universale, sulla passata esistenza di un figlio di Dio sulla terra, sui miracoli da esso compiuti, e alla fine su un mondo che ci aspetta dopo la morte, che aspetta il nostro spirito, che,  riferendosi al modo in cui ci siamo comportati nella nostra vita terrena, sarà un premio oppure un castigo.

 Queste teorie, vengono provate secondo i loro sostenitori, da testimonianze scritte come la Bibbia, il Corano, ecc, che raccontano con dovizia di particolari vita e miracoli dei protagonisti, avvalendosi di testimonianze di alcuni seguaci e di alcuni “profeti”

 

 

Dio, creò l'uomo “creato” perché non esisteva prima, poi creò il cielo, il sole, e tutto l’Universo, con il solo scopo di rendere piacevole il soggiorno dell'uomo su questa Terra, e gli diede tutto il benessere possibile e immaginabile, dalla salute di ferro, essendo creatura perfetta, senza l’ombra di malattie dovute a fattori ambientali e stress, oppure a ceppi di virus sconosciuti, con aspettative di vita lunghe centinaia di anni, se non l’eternita’, senza problemi di lavoro per procacciarsi il cibo e i divertimenti, niente di tutto,in seguito visto che Adamo nonostante tutto si annoiava creò la donna. l’uomo Adamo creato da Dio doveva solo godersela (amatevi e moltiplicatevi) con la sua donna Eva in quello definito comunemente “paradiso terrestre”, con un solo scopo, amare Dio, riconoscerlo e rispettarlo amarlo come padre e ubbidire.

Però sapendo che la perfezione non esiste, Dio volle sottoporre l’uomo da lui creato ad un vincolo, una prova semplice, una piccola rinuncia, non mangiare frutti dall’albero del melo (il frutto proibito), pena, la perdita dell’immortalità e di tutti i benefici a lui dati in origine.

Sappiamo tutti com’è andata, non vogliamo dare colpe alle donne, infatti se Adamo fosse stato un poco più sveglio…

Ma ci sono molte cose che non vanno in questo racconto, per esempio, perché Dio ha creato dapprima solo Adamo? Cosa pretendeva che facesse da solo al mondo? Possibile che non ci abbia pensato da solo e abbia dovuto sentire Adamo lamentarsi per il fatto che si annoiava a passare tutto il giorno ad ammirare la meravigliosa natura che Dio gli aveva messo a disposizione, guardare i meravigliosi animali in coppie che si riproducevano felicemente, e lui? Poveretto sempre solo in quel paradiso, senza poter condividere con nessuno quelle meraviglie, e senza spiccicare nemmeno una parola, poiché gli animali non ne sono dotati, quindi, Dio, sentito Adamo, messo al corrente della sua infelicità nonostante tutto, decise di donargli una compagna e solo allora suggerì loro di “amarsi e moltiplicarsi”.

Tutto questo e il seguito della storia, lascia però senza risposta la domanda principale, cioè questa, ma” Dio da dove viene? Di che cosa fa parte?” Forse di un altro universo, di una casa messa chissà dove, chissà come, e una volta che ci siamo dati una risposta (impossibile) a questa domanda, per esempio ci rispondiamo che si, lui viene da un altro universo, da un’altra dimensione o da chissà cosa, ma da qualche parte deve venire, non abbiamo fatto altro che spostare la domanda finale,” si, ma questo da dove viene? Su cosa si appoggia? ” e proseguiremo così all’infinito.

Tutte le dottrine a questo punto danno solo una risposta che non è una risposta ma una resa, cioè dicono “bisogna avere fede e credere”.

Sarà la cosa migliore da fare forse, ma ciò non soddisfa la nostra curiosità iniziale, anzi.., però è utile per non farci uscire di testa come si dice oggi.

 Alla fine la religione non sa rispondere sulle origini dell’universo, ma ci dice di non stare a pensarci troppo, ci hanno già pensato molte illustri persone, le più grandi menti, i grandi filosofi della storia antica e recenti, e tutti hanno concluso che la nostra domanda può avere solo una risposta, “E’ un mistero” .

Con questo non voglio dire che Dio non esiste oppure che non è esistito, o che la storia della creazione della Terra e del nostro universo non è come viene raccontata in molti testi sacri del mondo, voglio dire solamente che non è spiegabile, con troppi punti ancora da spiegare, molte incoerenze, fatti descritti nei testi che sono ancora da dimostrare come realmente accaduti, e quindi rientra nei misteri, troppo grande per essere capito o solamente per capirne i limiti con la nostra attuale conoscenza, con le nostre attuali facoltà intellettive.

 

 

Nascita dal big bang

immagine wilkipedia
immagine wilkipedia

La tesi della formazione dell'universo, con origine da un grande scoppio iniziale chiamato appunto "big bang" e con la relativa espansione della materia disintegrata da questa esplosione in tutte le direzioni è stata per molto tempo quella preferita da un grandissimo numero di scienziati, astrofisici, fisici ecc. Questa materia si è via via trasformata per agglomerazione dovuta alla gravità e alla forza atomica debole e forte in una materia sempre più pesante cambiando la sua struttura molecolare sempre di più originando nebulose gigantesche dalle quali sono nate sempre con lo stesso procedimento le moderne galassie le quali a loro volta contengono un numero configurabile in miliardi di stelle di varia natura ed età, ed assieme alla formazione delle stelle formarono e formano ogni giorno anche dei pianeti tra cui il più conosciuto e bello sicuramente è la nostra Terra.

Non mi dilungo e non approfondisco l'argomento in modo scientifico, lo fanno e lo hanno fatto già in tantissimi, e le pubblicazioni su questo argomento abbondano, quello che mi interessa sottolineare è solamente una cosa per me fondamentale, cioè, c'era un qualche cosa che poi è esploso, chissà per quale motivo, tutto da dimostrare, ma quel qualche cosa, grande piccolo o gigantesco che era, in quale spazio-tempo si trovava? come ci è arrivato? da dove viene ? di cosa faceva parte? posso raffigurarlo come una stella che esplode, e che con questa esplosione da origine ad altre forme di materia, ma questo ha un punto d'inizio ben definito, appunto una stella, che appartenga alla nostra oppure ad un'altra galassia, ma sappiamo contestualizzare la sua posizione, del big bang non possiamo fare la stessa cosa, quello che la scienza riesce a dire con una certa sicurezza è quando si è materializzato questo big bang, e ritorna indietro nel tempo fino circa 15 miliardi di anni, ma sono ancora dati aprossimativi, altro non possono affermare con certezza, tanto che diversi studiosi moderni incominciano a mettere in discussione questa teoria.

Potrebbero addirittura esserci altri universi paralleli o vicini al nostro, per fare un esempio, se poniamo l'originario nucleo che diede origine al big bang, come un palloncino sgonfio, con dipinto tutto sopra tantissimi puntini, quando lo gonfiamo questi puntini si allontanano tra loro di poco oppure di molto, ma rimarranno nei limiti espansi  sulla superficie del palloncino, questo è l'universo che noi conosciamo, ma al di fuori di questo universo ci potrebbe anzi ci sarà molto altro , e nessuno sa dire quanto altro o cos'altro!

Ci possono essere diversi universi come questo,  che espandendosi finiscono anche per incrociarsi, senza per forza collidere.

Questo insieme di universi me lo raffiguro un poco come un masso di granito, in cui tutti i granelli che lo compongono sono universi, miliardi di granelli, miliardi di universi, tutti assieme fanno parte di un "super universo" ma anche in questo caso non si riesce a rispondere alle domande che sempre ci dobbiamo fare, "ma lui da dove viene? di cosa fa parte? su cosa si appoggia?" qui mi viene in mente una raffigurazione storica di Atlante che regge sulle spalle l'universo , ecco così lo vedevano gli antichi, forse proprio per rispondere a queste tre basilari domande, ma non basta.(anche lui viene raffigurato su una specie di scala)

 

Titanen Atlas, Nordisk familjebok.png wilkipedia
Titanen Atlas, Nordisk familjebok.png wilkipedia

 Un'altra raffigurazione della "forma" dell'Universo, che con tutte le probabilità non ha nessun riscontro scientifico, è quella che mi raffiguro pensando che tutto quello che vediamo è per così dire riproponibile in un'altra scala, cioè, stiamo incominciando a vedere grazie a strumenti scientifici di grandissimo valore e capacità l'infinitamente piccolo, qualche decennio fa si ritenevano le cariche elettriche degli atomi la parte più piccola della materia, oggi siamo ai"muoni" e altre particelle sub atomiche ancora più piccole dai nomi stranissimi che fanno apparire l'atomo e compagnia bella dei supergiganti,la fisica "quantistica" abbiamo quindi da una parte l'infinitamente piccolo e dall'altra parte della scala l'infinitamente grande, con una differenza sostanziale, l'infinitamente piccolo sappiamo da dove viene e di cosa fa parte anche se con sicurezza non sappiamo ancora se siamo arrivati veramente alla più piccola parte del più piccolo elemento, al primo gradino della scala piccola, mentre dal lato opposto, il grande e supergigante siamo ancora al nostro confine universale.

Io colloco l'uomo al centro di questa scala figurata, conto quanti gradini servono per arrivare dalla particella minima all'uomo fatto, e ripropongo la stessa scala dall'altra parte, quella grande, in breve ci troviamo ben oltre le misure dell'universo, per sintetizzare, passiamo dalla particella sub atomica agli atomi, alle cellule ecc. fino ad arrivare appunto ad un uomo, passiamo poi alla scala superiore con la Terra, il sistema solare , la galassia, l'ammasso di galassie, il super ammasso di galassie, il super ammasso di ammassi di galassie e la visione globale del nostro palloncino-universo, immerso in chissà che cosa, e così come è impossibile per la particella più piccola rendersi conto del contesto in cui si trova, infatti non riuscirà mai a rendersi conto di fare parte di un essere così grande nei suoi confronti, credo non riusciremo noi uomini-particelle piccole renderci conto della nostra effettiva collocazione nello spazio universale, siamo obbligati a fermarci al nostro primo livello di universo, quello disegnato sul famoso palloncino, senza mai ottenere nessuna risposta alle nostre poche ma ben definite domande, ma lui da dove viene? di cosa fa parte? su cosa si appoggia?

Ricordo che le stelle, le galassie, le nebulose e le polveri che conosciamo sono circa il 5/10 % di quello spazio che ci avvolge, il rimanente si chiama "materia oscura" e non si sa ancora di cosa sia composta nonostante la stiano studiando in tanti e da tanti anni.

Ecco mi è tornato il mal di testa..

Gianfranco Meregalli                                                              Gennaio 2008

ammasso di galassie
ammasso di galassie

Il filmato sottostante rappresenta egregiamente quanto penso dell'universo, partendo dall'infinitamente piccolo arrivando all'infinitamente grande, all'infinito universo finito.